DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLA SECONDA ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE ‘SALVIAMO LA COSTITUZIONE: AGGIORNARLA NON DEMOLIRLA’
I partecipanti alla seconda Assemblea Nazionale dell’Associazione ‘Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla’ esprimono la propria solidarietà al Presidente della Repubblica e alla Corte Costituzionale per il loro impegno di garanti della Costituzione, dei suoi principi democratici e dell’equilibrio dei suoi poteri, riconfermati da una larga maggioranza di cittadini italiani nel referendum del giugno 2006.
I partecipanti all’Assemblea
– respingono la tesi che una maggioranza parlamentare, a maggior ragione se scaturita da leggi elettorali sbagliate come l’attuale, possa esercitare il potere politico al di sopra di ogni controllo di legittimità;
– contestano il ricorso sistematico a una ingiustificata decretazione d’urgenza e a continui voti di fiducia che esautorano di fatto il Parlamento dalle sue funzioni;
– ribadiscono la necessità di “mettere in sicurezza” la Costituzione anche con la revisione dell’articolo 138, elevando a due terzi la maggioranza necessaria per eventuali modifiche;
– confermano di ritenere indispensabile, oggi più che mai, la difesa del modello di democrazia parlamentare fondato sul pluralismo, la separazione e l’equilibrio dei poteri e individuano nell’autonomia e nella indipendenza del potere giurisdizionale un pilastro irrinunciabile di tale modello;
– sollecitano la massima vigilanza contro i tentativi di concentrare tutto il potere in una sola persona, in una visione presidenzialistica e autoritaria
– guardano con preoccupazione alla possibile apertura di tavoli mirati a definire modifiche costituzionali, sottolineando in particolare la necessità di salvaguardare la divisione dei poteri e l’autonomia della Magistratura;
– ribadiscono la propria opposizione a norme che, in aperta violazione dell’art.3 Cost., mirino a creare sostanziali posizioni di privilegio e di impunità per alcune categorie o addirittura alcuni singoli cittadini;
– riconoscono nel diritto di tutti i cittadini a una informazione libera e pluralista una delle condizioni ineludibili di legittimazione dell’espressione della volontà popolare;
– contano sulla massima coerenza di parte di tutte le forze politiche democratiche affinché le inevitabili conseguenze dell’attuale grave crisi economica non colpiscano esclusivamente i più deboli, ma anzi vengano affrontate nel rispetto dei principi fondamentali di solidarietà ed equità;
– auspicano che il nostro Paese superi questa fase di profonda crisi morale e civile per tornare a concepire l’azione politica come impegno finalizzato all’interesse generale e alla realizzazione degli attualissimi ideali di progresso e di giustizia contenuti nella nostra Costituzione.
Roma, 26 novembre 2009